Mastite puerperale, cause e rimedi naturali

La mastite puerperale conosciuta anche come mastite acuta è un disturbo molto diffuso che compare tra la seconda e la terza settimana dopo il parto. Colpisce la maggior parte delle donne durante il loro puerperio, il periodo in cui si dedicano all’allattamento dei propri bambini proprio nel momento del maggior uso del cuscino allattamento . Proprio da qui infatti deriva il suo nome.

Può interessare un solo seno o entrambi e solitamente colpisce la zona laterale della mammella. Sono molte le donne che durante l’allattamento si accorgono di soffrire di questo disturbo. Ma non bisogna farsi prendere dal panico o dall’ansia. La prima cosa da fare una volta riconosciuti i sintomi è quella di rivolgersi al proprio medico di fiducia e di non interrompere l’allattamento in corso. Infatti il piccolo neonato non correrà alcun pericolo di salute. I batteri presenti all’interno del seno materno non infetteranno il latte stesso che è già di per sé ricco di proprietà antibatteriche. La mossa migliore in questo caso è quella di continuare l’allattamento per evitare che il latte che fatica a fuoriuscire si ristagni all’interno e peggiori l’infiammazione in corso. In ogni caso ci si può aiutare anche con un tiralatte.

SINTOMI DELLA MASTITE: QUALI SONO I PIU’ COMUNI

I sintomi più comuni del disturbo della mastite puerperale sono facilmente riconoscibili. Si prospetta un quadro di salute di malessere generale con febbre alta dovuta alla presenza di batteri patogeni. Si provano forte sensazioni di dolore al seno accompagnate da arrossamenti e gonfiori senonché bruciore quando si allatta. Si può avere una fuoriuscita di pus dal capezzolo.

CAUSE DELLA MASTITE

Il batterio che scatena questa l’infiammazione è lo Staphilococcus aureus. Un batterio altamente patogeno che trasforma un ingorgo mammario o l’ostruzione dei dotti galattofori in una mastite puerperale. Ma come nasce questa infezione? Il tutto è scatenato dalle ragadi. La presenza di queste piccole aperture o taglietti in prossimità dei capezzoli, permette al batterio in questione di insidiarsi all’interno delle ghiandole. Ma come avviene la riproduzione del batterio fino a causare la mastite puerperale? La causa principale risiede nel rischio di non svuotare il latte dal seno in modo completo. Data l’alta produzione, durante l’allattamento può capitare che non venga svuotato del tutto. E’ proprio in questo caso che si crea l’ambiente ideale per la loro riproduzione.

prodotti-naturali-400x250COME CURARE LA MASTITE

Qualora vi accorgeste di soffrire di mastite puerperale rivolgetevi subito al vostro medico che vi prescriverà una cura antibiotica. Infatti gli antibiotici agiscono sull’infezione facendola regredire nel giro di poco tempo. Se siete abbastanza scettici nell’uso di antibiotici durante la gravidanza, potete stare tranquilli che il vostro medico vi consiglierà quello più adatto alla vostra situazione. In ogni caso potete sempre optare per l’utilizzo di rimedi naturali per la cura della mastite.

AGLIO

L’aglio è noto da sempre per le sue proprietà antibiotiche. Anche se è quasi impossibile mangiarlo ed è un alimento detestato dalla maggior parte delle persone, è stato dimostrato di essere un ottimo rimedio per curare le infezioni in corso. Proprio per questo può essere consumato al posto dell’antibiotico prescritto dal medico. Un rimedio naturale che seppure inciderà sul sapore del latte materno, non potrà fare che del bene sia alla mamma che al piccolo.

FOGLIA DI CAVOLO

Un altro rimedio che ci viene offerto dalla natura è la foglia di cavolo. Pratico, utile ed efficace per curare e anche prevenire la mastite puerperale. Basta stendere in modo uniforme su tutto il seno la foglia di cavolo lasciandola per circa una ventina di minuti. Ripetere questa operazione almeno per due volte al giorno e dopo ogniqualvolta ci sia stata la poppata.

MASSAGGIO CON ACQUA CALDA

Il massaggio con acqua calda mentre si fa il bagno o si fa una doccia si presenta come un ottimo rimedio per prevenire la mastite puerperale e sbrogliare tutto l’ingorgo mammario presente all’interno del seno. Basta semplicemente indirizzare il getto d’acqua calda a livello locale dove il seno si presenta gonfio e doloroso. L’acqua calda e un massaggio lieve e localizzato dall’esterno del seno all’interno del capezzolo, aiuteranno il latte a sciogliersi ed evitano la formazione di  possibili ingorghi. Ad ogni trattamento di questo tipo bisogna seguire con lo svuotamento del seno attraverso una poppata o un tiralatte.

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