piattaforma elevatrice per disabili, si possono trovare molte soluzioni, nemmeno troppo costose, per garantire l’accessibilità agli edifici scolastici a tutti gli alunni e rendere la loro esperienza e vita scolastica semplice e piacevole, come quella degli altri ragazzi.
Quali barriere
Ma come abbattere le barriere architettoniche di un edificio scolastico in maniera efficiente? Partiamo intanto dalla normativa vigente, ossia il D.P.R. 503/1996, che al comma 2 dell’art. 1 definisce le barriere architettoniche come degli “ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque”, in particolare delle persone con disabilità, temporanee o permanenti, ma anche “ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di spazi, attrezzature o componenti”.
A questo si aggiunge che si hanno delle barriere architettoniche anche in mancanza di particolari accorgimenti e segnalazioni per aiutare a riconoscere le fonti e i luoghi di pericoli, in special modo nei confronti di persone non vedenti, ipovedenti o sorde.
Cosa fare nelle scuole
A parte le costruzioni fatte ex novo a norma di legge, se pensiamo alla maggior parte delle scuole, spesso ospitate presso edifici preesistenti e magari storici, è difficile che queste siano dotate di accorgimenti per superare queste barriere, ma con un po’ di lavoro e degli strumenti adatti questo lavoro può essere fatto.
Si può cominciare con la segnalazione delle aree a rischio e delle norme di sicurezza, con cartelli e simili, quindi realizzare le rampe di accesso all’esterno della struttura, per permettere a tutti di entrare nell’edificio scolastico, infine installare all’interno dei mini ascensori o meglio ancora delle piattaforme elevatrici, che eliminino il problema delle scale, con minori costi di installazione e un minore impatto sull’estetica e sull’architettura dell’edificio scolastico.
Oggi in commercio esistono molti modelli di
piattaforme elevatrici, anche compatte di dimensioni e di facile installazione e gestione, che possono permettere a tutti gli alunni di accedere a tutte le aule della scuola, comprese quelle ai piani superiori.
Molte piattaforme elevatrici sono di dimensioni studiate per ospitare tranquillamente una carrozzina senza creare un eccessivo ingombro, e hanno dei comandi accessibili e di facile gestione, azionabili anche da chi è seduto sulla carrozzina stessa, senza alcuna difficoltà e in totale sicurezza, utilizzando gli appositi pulsanti.
Nel caso nella scuola non vi sia lo spazio necessario per una piattaforma elevatrice, si può optare per i montascale. Anche se risultano meno adatti per certi casi di disabilità, perché non offrono lo spazio per la carrozzina come le piattaforme, anche questi possono essere utili in certi casi, perché risultano poco ingombranti, silenziosi e performanti, e sono studiati per salire tutti i tipi di scale, sia quelle curve, sia quelle ad angolo.
Data la natura di certi edifici scolastici, magari ospitati presso costruzioni storiche a più piani dove non risulta possibile l’impianto di una piattaforma elevatrice o lo scavo di una fossa per un mini ascensore, l’
art. 23 del D.P.R. 503/96 parla di specifiche previsioni, per cui in tali edifici dovranno necessariamente essere predisposte delle aule al piano terra, che siano tutte accessibili e raggiungibili tramite un percorso orizzontale continuo, prevedendo l’installazione di rampe in base alle esigenze.
Una tipologia di intervento meno impattante a livello architettonico ma funzionale, per essere a norma e fornire un buon servizio pubblico a tutti gli studenti iscritti.
Accessibilità a 360°
Nelle scuole, a causa della natura pubblica e indispensabile di tali edifici, sono previste delle accortezze in più, per garantire la piena accessibilità e il diritto allo studio.
Gli interventi che gli istituti dovrebbero mettere in atto per l’eliminazione delle barriere architettoniche, pena la dichiarazione di inagibilità, devono comprendere non solo le strutture e gli edifici interni ed esterni alla scuola, ma anche il resto dell’attrezzatura scolastica, dagli arredi, alle attrezzature ai supporti scolastici, che devono avere delle caratteristiche tali da prevedere ogni caso di invalidità e disabilità.
Dagli spogliatoi ai bagni, dai banchi alle sedie, tutto dovrebbe essere a norma e pensato per garantire la piena e semplice fruibilità da parte di tutti gli alunni.
Starà quindi agli amministratori e ai dirigenti degli istituti, qualora la loro struttura non risultasse a norma, stilare un progetto per provvedere in tal senso, e rivolgersi a delle ditte specializzate per la fornitura di attrezzature scolastiche a norma e a prova di disabilità.[/fusion_text][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]]]>
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