La violenza domestica è un problema diffuso che può colpire donne di ogni età, classe sociale e cultura. Per questo motivo, è fondamentale riconoscerne le dinamiche, i segnali d’allarme e le possibilità di uscita. In questo articolo, analizzeremo le diverse forme di violenza, il ciclo che spesso le caratterizza e le risorse disponibili per chi vuole ricominciare in sicurezza.
Violenza domestica: cos’è e quali sono le forme più comuni
Quando si parla di violenza domestica, ci si riferisce a una serie di abusi che possono manifestarsi in modi diversi. Le forme più comuni includono:
🔹 Violenza psicologica: svalutazione, manipolazione e controllo costante sulla vittima.
🔹 Violenza fisica: aggressioni come schiaffi, pugni, spinte e lesioni più gravi.
🔹 Violenza sessuale: rapporti imposti senza consenso, anche all’interno della coppia.
🔹 Violenza economica: limitazione o controllo delle risorse finanziarie della vittima.
🔹 Stalking e atti persecutori: pedinamenti, minacce, intrusioni nella vita privata.
Queste forme di violenza spesso si intrecciano, creando un ambiente di paura e sofferenza per la vittima.
Il ciclo della violenza: perché è difficile uscirne
Uno degli aspetti più complessi della violenza domestica è la sua ciclicità. Spesso, la relazione segue un andamento ricorrente, che rende difficile per la vittima allontanarsi dal partner violento. Le fasi principali di questo ciclo sono:
1️⃣ Fase della tensione: il partner diventa irritabile, aumenta il controllo e la tensione cresce.
2️⃣ Episodio di violenza: la tensione sfocia in un’aggressione fisica, verbale o psicologica.
3️⃣ Fase della luna di miele: il partner si scusa, promette di cambiare e mostra affetto, convincendo la vittima a rimanere.
Purtroppo, con il tempo gli episodi di violenza diventano più intensi e frequenti, rendendo sempre più difficile uscire dal meccanismo di abuso.
Segnali di una relazione violenta: come riconoscerli prima che sia troppo tardi
All’inizio, la violenza può essere difficile da individuare, poiché spesso si manifesta attraverso atteggiamenti manipolatori. Tuttavia, alcuni segnali d’allarme possono aiutare a riconoscere una relazione pericolosa:
✔️ Controllo eccessivo su telefono, social e spostamenti.
✔️ Isolamento dalla famiglia e dagli amici, imposto dal partner.
✔️ Minacce, svalutazione e umiliazioni continue.
✔️ Gelosia ossessiva e atteggiamenti possessivi.
✔️ Episodi di violenza fisica o minacce implicite.
Riconoscere questi segnali è il primo passo per proteggersi e chiedere aiuto.
Come uscire dalla violenza domestica: supporto e aiuti concreti
Denunciare la violenza può sembrare spaventoso, ma è fondamentale sapere che non si è sole. Esistono risorse a cui rivolgersi per ricevere aiuto immediato:
📞 1522 – Numero nazionale gratuito attivo 24/7 per supporto psicologico e legale.
🏡 Centri Antiviolenza (CAV) – Offrono consulenza, protezione e percorsi di autonomia.
⚖️ Supporto legale – Avvocate specializzate aiutano le donne a conoscere i propri diritti.
Prendere questa decisione è difficile, ma con il giusto aiuto è possibile ricostruire la propria vita in sicurezza.
Centri Antiviolenza e Case Rifugio: a chi rivolgersi per ricominciare
Oltre ai Centri Antiviolenza, le Case Rifugio offrono accoglienza protetta a donne e minori vittime di violenza. Qui, le vittime ricevono:
💜 Un ambiente sicuro e riservato.
💜 Supporto psicologico per superare il trauma.
💜 Assistenza legale e percorsi di autonomia.
Se tu o qualcuno che conosci è vittima di violenza domestica, non esitare a chiedere aiuto. Chiama il 1522 per ricevere supporto immediato.
Articolo a cura della Psicoloa Elisa D’Elia
👩⚕️ Elisa D’Elia: Psicologa specializzata in violenza di genere e supporto alle vittime
Quando si esce da una relazione violenta, è fondamentale ricevere un sostegno psicologico adeguato per elaborare il trauma e ritrovare fiducia in sé stesse.
Un percorso tra impegno sociale e psicologia clinica
Elisa D’Elia, laureata in Psicologia Clinica all’Università di Padova, ha maturato oltre 10 anni di esperienza nel sociale, lavorando con minori vittime di abbandono, abuso e maltrattamento.
Un’esperienza consolidata nel supporto alle vittime di violenza domestica
Dal 2019, si occupa di violenza di genere, operando nelle Case Rifugio e nei centri di seconda accoglienza, aiutando donne e minori a ricostruire la propria vita. Il suo lavoro si concentra su:
✔️ Elaborazione del trauma.
✔️ Rafforzamento dell’autostima.
✔️ Percorsi di autonomia per un nuovo inizio.
Psicologia giuridica e impegno nelle istituzioni
Con una specializzazione in Psicologia Giuridica, Penitenziaria e Criminologia, ha lavorato nelle carceri marchigiane, affinando competenze di ascolto e non giudizio. Attualmente, si occupa anche di sostegno psicologico per famiglie con figli disabili nel progetto “Il mio è un diritto”.
Per un aiuto concreto e professionale, puoi contattare la psicologa Elisa D’Elia per un percorso di supporto personalizzato.
Se hai bisogno di aiuto, non aspettare!
Chiama il 1522 per ricevere supporto immediato.
📩 Contatta un Centro Antiviolenza per una consulenza gratuita e riservata.
Uscire dalla violenza è possibile. Insieme, possiamo farcela.
Come contattare la Psicoterapeuta Elisa D’Elia
Studio: via Olimpia, 13 Osimo
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elisa.delia1986@gmail.com