Il Signor Scintilla- Favola per Bambini da Le Girofavole
Per voi la seconda favola del libro Le Girofavole, in presentazione il 3 Gennaio presso la libreria Merlino di Ancona! Con orgoglio vi presentiamo un’opera tutta marchigiana…papà Paolo, e i figli Alessandro e Francesca, grazie alla Casa Editrice Punto Favola, hanno realizzato un libro Le Girofavole, una raccolta di favole da loro inventate e…illustrate. IL SIGNOR SCINTILLA La casa del signor scintilla era nota nel quartiere per la grande quantità di elettrodomestici che conteneva. Scintilla ne aveva la passione quindi possedeva 4 televisori, 4 forni a microonde, 4 radio, 4 computer, 4 tostapane, 4 lavatrici, 4 lavastoviglie, 4 asciugatrici, 4 ferri da stiro, e infine 4 forni. E siccome il signor scintilla di mestiere faceva l’ inventore, accanto ai classici elettrodomestici ce ne erano altri di sua invenzione, come la televidea, una televisione che ti faceva vedere immediatamente le idee che avevi. Ad esempio volevi fare una gita in campagna? Bene, la televidea era perfettamente in grado di mostrarti come sarebbe stata la tua gita. Poi c’era il tostacarne, un apparecchio in grado di tostare la carne tra l’ altro il piatto preferito dal signor Scintilla, il cartometro, un macchinario in grado di fare la carta. Bastava anche che solo un piccolo tronco passasse all’ interno dei suoi ingranaggi che ne usciva un bellissimo foglio di carta. Infine l’ invenzione che il signor scintilla stava mettendo a punto in quei giorni, la smacchiatrice, una lavatrice gigante in grado di smacchiare qualsiasi macchia, compreso l’ unto più difficile. Il signor scintilla viveva solo e i suoi elettrodomestici erano la sua unica compagnia, ci parlava e loro parlavano a lui. Parlava soprattutto con una macchina del caffè, che faceva un caffè buonissimo e che voleva diventare un astronave, di nome faceva Pina. Eh si, perchè scintilla dava il nome a tutti i suoi amati elettrodomestici, infatti la televidea si chiamava Carla, il tostacarne Eleuterio, il cartometro Massimo e la smacchiatrice Eva. Scintilla voleva bene a Pina era la sua preferita, gli piaceva quel suo modo vivere la vita, di volersi trasformare in qualcosa di meglio come una astronave. Certo l’ ambizione era notevole ma perché non provarci? Infatti appena finito di lavorare alla smacchiatrice, che riusciva a togliere le macchie anche senza usare il detersivo, si mise all’ opera per trasformare Pina in astronave. Chiuso nella sua cantina, piena piena di attrezzi e fornita di tutto il necessario, scintilla, diede inizio alla sua opera. Per prima cosa sostituì i pezzi esterni di Pina, ormai logori e vecchi con altri tondi e lucidi, poi al centro di questi pezzi mise un nuovo e grande serbatoio, tondo anche questo, in cui mettere la benzina al posto dell’ acqua, infine attaccò al serbatoio due propulsori che servivano proprio per far volare Pina. Quando scintilla terminò il lavoro, cedette alle insistenze della macchina del caffè di volersi vedere allo specchio, e nel momento in cui lo fece si trovò bellissima, pronta a spiccare il volo. Anche scintilla era soddisfatto del suo lavoro, e ora non restava altro che verificarne la validità. Scelsero un giorno di sole e nel giardino della sua casa con tutti gli altri elettrodomestici presenti iniziò la prova. La notte precedente Pina non aveva dormito , alla gioia e all’ emozione si contrapponeva la paura di non farcela . Dopo una buona colazione con benzina biologica, Il signor scintilla la rassicurò e la mise nella rampa che aveva costruito apposta per il lancio…..e…. meno 3, meno 2, meno 1 via…. Pina partì veloce ma dopo pochi metri i suoi propulsori si spensero e lei precipitò. La prova non era riuscita la delusione era tanta ma scintilla non si arrese pensando di fare qualche modifica a Pina, la quale nel cadere non si era fatta troppo male, aveva riportato solo qualche ammaccatura nelle parti esterne. Trascorsero altri giorni chiusi in cantina e quando scintilla fini, Pina fu pronta per un nuovo tentativo. Anche questa volta scelsero un giorno di sole e come la volta scorsa tutti gli altri elettrodomestici assistettero al lancio. Pina questa volta era meno emozionata perché era sicura che questa era la volta buona. Infatti…..meno 3, meno 2, meno 1…….via….la macchina del caffè partì ancora più veloce, i suoi propulsori andavano fortissimi fino a farla diventare un puntino lontano nel cielo azzurro. Ci fu subito un grande applauso degli elettrodomestici, poi però pensarono al dispiacere di non rivedere più la loro amica. Scintilla li consolò dicendo loro che qualche volta Pina sarebbe tornata a trovarli, e che anche a lui dispiaceva che se ne era andata, ma che se lei era felice così, i suoi amici dovevano essere felici per lei. Pina ogni tanto tornava a salutare scintilla e gli elettrodomestici, e raccontava loro tutto dei suoi viaggi, come si stava su Marte e quanto era bello Plutone, cosa si diceva su Giove e come erano simpatici gli abitanti di Saturno, e per il signor scintilla, il suo creatore, un buon caffè era sempre pronta a farlo. Le Girofavole: tutto nasce dalla fantasia di Alessandro 9 anni e Francesca di 6, io papà Paolo mette in pratica le loro idee. Grazie alla casa editrice Punto Favola le Girofavole diventano un libro. Paolo Girolomini e la Casa Editrice Punto Favola ha presentato Le Girofavole alla fiera del libro di San Severino ad Aprile 2014, presso Mondadori, Feltrinelli e Il Mercante di Osimo. Il 2 ottobre li abbiamo trovati in una piazza qui di Ancona Il 3 Gennaio 2015 presentazione del libro presso la Libreria Merlino ad Ancona e il 5 Febbraio presso La Casa delle Culture sempre ad Ancona. ]]>
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